Una piazza inaspettatamente deserta fa da cornice ad una delle più belle facciate al mondo. Degustare del vino come unici spettatori di questo capolavoro architettonico – il Duomo di Orvieto. Tanto colore e tanta luce riflessa dalla moltitudine di tessere vetrose dei mosaici che tappezzano l’edificio e formano le rappresentazioni pittoriche. Che delizia uno pensa – un po’ come la Tuscia: è bellissima e non c’è nessuno!
Un viaggio nel tempo che comincia qualche ora prima, lungo la strada che porta da Bolsena ad Orvieto. Più precisamente, nella discesa dall’alta Tuscia alla valle del Tevere dove si trova la città – sospesa ad uno sperone di roccia vulcanica.
Il duomo sorge là, immerso nell’amalgama di abitazioni antiche, icone con lo sfondo dei monti dell’Appenino Umbro-marchigiano. Da lontano la facciata bi-dimensionale coperta di tanti piccoli riflettori emana una luce particolare – singolare.
Sul percorso dal noto pozzo di San Patrizio al Duomo, una visione estemporanea di rara bellezza si presenta quando si costeggia la valle.
Una pagina di Stendhal si materializza e l’architettura trasporta nel passato l’osservatore che non si lascia distrarre troppo dalla moltitudine di locali – norcinerie, enoteche, ristoranti, artigiani,…
I chilometri scorrono passeggiando per le vie della città : ogni vicolo suscita la curiosità del visitatore e lo chiama per invitarlo ad entrare e scoprire un nuovo segreto architettonico. Piazze, piazzette, torri, archi, belvedere sulla valle del Tevere,…
Percorrendo Via Filippeschi, si scopre mano a mano la Piazza della Repubblica che sorge con eleganza dalla notte ed esibisce la torre ottagonale della chiesa di San Andrea.
Approfittando dei piaceri enogastronomici, e curiosando nei vari negozi, tra il pranzo e la cena avrete da fare in questa bella città.