Una delle opere necessarie per l’economia della Tuscia secondo il deputato Mauro Rotelli: “una immediata e decisa accelerazione al completamento della stessa (superstrada), scongiurando la perdita del finanziamento di 472 milioni.”
Sembra proprio che la preoccupazione principale dei nostri amministratori sia non perdere finanziamenti stanziati per la devastazione irreversibile del territorio con cementificazioni e asfalto, piuttosto che promuovere politiche innovative a lungo termine per uno sviluppo stabile e sostenibile del territorio.
La “perdita” dei soldi pubblici stanziati… Ecco il nodo del problema di quel pezzo di superstrada senza il quale siamo andati avanti molto bene per più di 40 anni, i soldi vanno spesi, poco importa se per un’opera inutile e devastante, poco importa se resterà una cattedrale nel deserto come un altro imprecisato numero di opere in Italia, poco importa se un ambiente millenario da proteggere (come già è, almeno sulla carta!) e mantenere per la sua rarità andrebbe completamente distrutto. Tutto questo perché qualcuno guadagnerà molto dallo stendere asfalto e colare cemento, ma la comunità locale (e per estensione quella mondiale) verrà privata di un bene collettivo unico.