-“Ma chi sono questi emeriti ignoranti!?”

Jurgen sapeva esattamente chi erano gli emeriti ignoranti, ma per un attimo cercava il modo più succinto e inequivocabile di descriverli. Un attimo che sembrava non finire mai in qui lui guardava il paesaggio senza veramente vederlo. Gli ulivi erano mossi dallo scirocco e sulle colline davanti a loro si deformavano con morbidezza, soffici bolle argentee disseminate.

“Alla fine non è una cosa cattiva, una reazione normale alla paura. Sono delle persone offuscate – obnubilate – dal mantra capitalista. Spesso, sono atti compiuti per assicurarsi di mantenere i vantaggi acquisti e garantire sicurezza a loro e alla loro famiglia, alla loro impresa. In questa faccenda spesso difficile tutti i colpi sono ammessi, incluso distruggere la propria terra e quella dei propri figli, o pugnalare alla schiena gli avversari. Altre volte la voglia irrazionale di arricchirsi ben oltre il necessario per vivere nel lusso e nella comodità.

Condizionati da anni di brainwashing mediatico: “il Progresso!” “la Crescita!”. Queste due parole impediscono di pensare. Ogni cosa viene schiacciata se non si allinea con questo modo dittatoriale di guidare l’economia mondiale. Le scelte economiche e sociali meno assurde e mostruose sono spazzate via con l’etichetta ecologista. Non esiste un’ alternativa al profitto, non esiste altro. Una ossessione maniacale. I figli stessi sono annientati purché la crescita continui. Avvelenati, messi nel tritacarne. Non pensano mai che tra i loro figli e nipoti, alcuni potrebbero voler vedere qualcosa di diverso da cemento, veleno, inquinamento e cibo scadente.

– Ho capito.

– Poi ci sono tutti quelli che vedono solo quello – i soldi!

– Si

– Che, offuscati dall’ossessione del guadagno – una vera patologia – sono disposti a commettere qualsiasi atto di vandalismo civico anche in assenza di una vera necessità economica. Ecomostri, veleni, inquinamento, speculazione, guerra,…”