Cinque Stelle

Niente come un (albergo) cinque stelle per convertire il più sano e ben intenzionato dei militanti di “sinistra”.

“-Mmmhhh! Che delizia quest’aragosta!

-Sììì! Poi questi asparagi con la crème de langouste!

-Hai visto l’assistente?

-Figo, mi sa che hai fatto colpo! HiHi”

etc. etc… Poi entra il presidente, ci sono questi grandi corridoi con gli affreschi sui muri e i soffitti, e che dire della stanza! Poi esci dal palazzo e vedi gli altri, quelli che non ci mettono mai i piedi.

Meglio della patata!

Comunque, ci troviamo qui davanti al dramma fondamentale che condiziona la vita sociale da millenni.

Alla fine tutto è permesso, tutto esplode. Adesso, purché di tenersi i privilegi, non esistono più limiti. Si mette tutto a sacco, si creano mari di sangue. Si esplodono i bambini degli altri – là, nel Medioriente, in Africa, ma non solo –, si inventano dei quota per la pulizia etnica dei lupi. Si distrugge l’ambiente, si pianta la soia dopo aver distrutto la foresta primaria del Brasile. Si avvelena la popolazione con pesticidi e farmaci, si fanno le grandi opere inutili, o l’eolico selvaggio… Purché di tenersi i privilegi! Ah queste cinque stelle!

La storia si ripete ancora una volta. Quelli che entrano nei palazzi e gli altri. Devono essere sorvegliati, controllati, condizionati. Questi semplici soggetti vogliono la stessa cosa di noi! Entrare nei palazzi! Sembrano bravi, ma poi quando arriva l’aragosta sul piatto… Sono come noi. Le dobbiamo controllare. Se serve preleviamo direttamente dal conto in banca. Non serve la giustizia…

Cinque stelle!

Ndr.: Cinque Stelle si riferisce alla categoria di albergo. Qualsiasi somiglianza con un partito politico e puramente fortuita.