Errata corrige: l’immagine in evidenza che rappresentava un casale in campagna è stata cambiata per evitare qualsiasi associazione con luoghi reali non coinvolti nell’evento descritto. Questa foto come la precedente viene utilizzata esclusivamente a scopo illustrativo e non rappresenta il luogo descritto nell’articolo. Il pesticida in oggetto era un fungicida per il grano.
Nella Tuscia ieri, andando per le strade sterrate di campagna, trovo chiuso il cancello di legno in fondo al sentiero. Nel campo a sinistra della strada, un trattore veniva in senso contrario. Spruzzava qualche fungicida. Il signore al volante portava una di quelle piccole mascherine bianche. Ero tentato di fare retromarcia, ma vedendo che la nuvola di veleno si allontanava in direzione opposta alla mia, proseguo e mi avventuro fuori dalla macchina per aprire il cancello. L’odore spaventoso del prodotto mi prende immediatamente alla gola, istintivamente blocco la respirazione per ritornare alla macchina in apnea. Dopo aver portato oltre il cancello la macchina, lo chiudo, sempre in apnea. Purtroppo l’irritazione delle vie respiratorie era già iniziata e persisteva nonostante non avessi preso la nuvola di vapore in pieno ma probabilmente solo il sottile aerosol alla deriva. Colpisce l’illogica assurdità dei nostri governi che hanno vietato lo zucchero sfuso nei bar e introdotto l’obbligo di utilizzo dei guanti nei supermercati per ragioni igieniche, ma lasciano gli operatori agricoli totalmente inconsapevoli dei rischi che corrono nello spruzzare veleni senza adeguate protezioni cosi come non prevedono nessuna protezione per tutti coloro i quali in cerca di una boccata di aria “pura” passeggiano nella campagna, o peggio decidono di trasferirsi ad abitare in campagna per vivere una vita più sana! L’ONU parla di 200.000 morti all’anno per colpa dei pesticidi. I dati attualmente disponibili sugli effetti tossici ambientali e sulla salute umana degli anti crittogrammici non sono sufficienti per poter correlare direttamente l’esposizione a effetti letali. Sebbene una tossicità cosiddetta moderata degli anticrittogamici organici è stata rilevata su uccelli, pesci e api. In sostanza riguardo alla tossicità di molti anticrittogamici non se ne sà abbastanza per poterli classificare con certezza. Gli stessi amministratori non si preoccupano minimamente che per colpa delle pratiche agricole ci troviamo di fronte ad un estinzione di massa di avifauna in Francia, o all’aumento di patologie neuro degenerative, immunologiche e tumorali tra la popolazione. Non si preoccupano che per uccidere 3% di specie che creano problemi per l’agricoltura industriale, uccidono il 97% delle altre specie che fanno parte dell’ecosistema. Già perchè oltretutto quei prodotti che crescono irrorati da veleni sono perfettamente idonei al consumo alimentare secondo le normative vigenti!!! Eppoi, chi paga il risarcimento per malattie professionali? Non il politico ozioso e cùpido, paga il lavoratore, il contribuente.