Nel mondo prettamente materiale ed ingegneristico dei numeri che descrivono una interpretazione del problema del CO2 atmosferico, il paesaggio rurale e storico e la vita rurale vengono considerati da alcuni come cosa inutile e sacrificabile in nome di un utopico progresso verso più industria – purché low carbon nei sistemi di produzione. Legambiente in un comunicato a favore delle rinnovabili senza criteri e a tutto spiano, parla di rendere il mondo meramente “vivibile”. Italia Nostra e altri  vogliamo un mondo dove si vive bene e nel bello, e non tentiamo di confondere strutture industriali sparse senza criteri per la più parte con delle “cattedrali”. Sappiamo che l’unico freno ad un o sviluppo armonioso delle rinnovabili (nei confronti dell’Italia ma anche dei paesi di estrazione mineraria) è la carenza di volontà politica e la faciloneria dei mercati illuminata dalla primitività delle teorie della scuola di Chicago.